<HYPERSENSELESS RESIDENCY 2023 – on invitation
Bohr / Moneta – Moneta / Bohr
score per conversazione, octobasse e hi-hat
un progetto di Juan Pablo Macías
Siamo felici di presentare la Hypersenseless Residency di Juan Pablo Macias a Milano presso la Fondazione Arthur Cravan.
La residenza si sviluppa in più momenti, ed è previsto un appuntamento pubblico a giugno 2023
Prima fase 17-18/02/2023
Seconda fase 23-25/03/2023
Bohr / Moneta – Moneta / Bohr
score per conversazione, octobasse e hi-hat (2023)
un progetto di Juan Pablo Macías per HYPERSENSELESS
a cura di Cose Cosmiche
prodotto dalla Fondazione Arthur Cravan (Milano) con:
Nicola Moneta (octobasse), Pierre Bohr (liutaio) e Hilary Binder (hi-hat)
In continuità con la mia ricerca sul suono, il progetto prevede la creazione di un nuovo score, il quinto che si aggiunge a RUTUGURI RATARA TATARA RANA (2020), soffio vento uccelli (2020), Tuba Tuba Tuba Tuba and Modified Capriccio for Tuba (2020-21), fino a che tutti non sono liberi nessuno è libero (2022) realizzati a partire dall’uso della cut-up technique o découpé dei dadaisti e William S. Burroughs applicato alla musica, o a partire da cues e indicazioni per la lettura, soffi o gesti…
score per conversazione, octobasse e hi-hat è una composizione che riprende le 4 note principali che John Williams utilizza per la colonna sonora di Close Encounters of the Third kind. Utilizzando soltanto le note più basse della scala, lo spartito liscio si costruisce aleatoriamente attraverso una concatenzazione di frequenze basse dell’octobasse e scandite dal hi-hat.
L’idea di questo score nasce dal mio interesse nell’octobasse fabbricato da Pierre Bohr per il musicista Nicola Moneta, quando Bohr occupava parte della Casa degli Artisti a Milano (1994). Durante la residenza, si organizzeranno delle riunioni con Pierra Bohr alla casa di Nicola Moneta e alla sede della residenza di HYPERSENSELESS, per riflettere sul rapporto tra processo creativo, materia e contesto.
Il lavoro di Juan Pablo Macías (nato a Puebla, Messico, nel 1974, vive e lavora a Livorno, Italia) è una ricerca sull’anarchismo come critica della rappresentazione, che si articola in diversi processi prendendo forme differenti. Progetti editoriali, poesia, video, installazioni, performance, servono come ambiti per evidenziare diverse situazioni prodotte dall’incontro tra poteresapere e insurrezione-sapere, o tra il sistema della rappresentazione e l’emotività. Macías è redattore capo di TIEMPO MUERTO journal (2012-ongoing) e WORD+MOIST PRESS (2014-ongoing), due progetti editoriali su anarchismo e pensiero libertario. Macías ha anche ideato (concepito?) BAS – Banca Autonoma di Sementi Liberi da Usura (2014) in Abruzzo, una banca dei semi libera da usura che unisce parole libertarie e sementi intesi come i due principali fondamenti della vita umana, sebbene siano entrambi soggetti a un dominio esclusivo e a pratiche monopolistiche. Il suo lavoro è stato esposto al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Casino Luxembourg, Maison Rouge Paris, Confort Moderne Poitiers, Villa Romana, Firenze, tranzitdisplay a Praga, National Center for Contemporary Art, Mosca. A Città del Messico, al Museo Universitario de Arte Contemporáneo (MUAC), Museo de Arte Moderno (MAM), MUCA, Museo Carrillo Gil, Museo Ex Teresa Arte Actual, Sala de Arte Publico Siqueiros (SAPS), Museo Amparo, Puebla. Ha preso parte alla Biennale di Istanbul, a quella di Jakarta e di Yinchuan. È stato residente della Fondazione Antonio Ratti di Como, Database a Carrara, Guilmi Art Project in Abruzzo, La Stanza della Seta in Sicilia e della Josef and Anni Albers Foundation in Senegal. Il suo lavoro è parte di numerose collezioni tra cui quella del Museo Amparo (MEX), Collezione la Gaia (IT), Nomas Foundation (IT) e Colección Adrastus (ES).
Nicola Moneta, milanese, ha cominciato a studiare con intento professionale il contrabbasso seguendo privatamente, all’inizio degli anni 80, l’insegnamento del Maestro G.Scotto, allora primo leggio nell’orchestra del Teatro alla Scala. Successivamente ha allargato i suoi interessi musicali allo studio delle percussioni specializzandosi soprattutto come timpanista.
Fin dall’inizio appassionato di musica barocca ha approfondito gli aspetti della prassi esecutiva antica utilizzando un’arciviola contrabbassa, una tromba marina da lui stesso costruita e le varie taglie dei timpani che erano in uso tra i secc. XVI e XIX.
E’ inoltre l’unico al mondo in grado di suonare l’Octobasse, un gigantesco contrabbasso a tre corde, ed è proprietario del solo esemplare funzionante. Lavora stabilmente con diverse orchestre, sia sinfoniche che di musica antica, ha registrato CD per la Fonè, Bongiovanni, Sarx e numerose altre case discografiche.
Si è laureato in Economia e Commercio alla Bocconi nel 1984 e nel 1986 in Scienze Politiche all’Università Statale.
Pierre Bohr si è formato presso la Scuola di liuteria di Milano fondata dall’ organologo Marco Tiella, poi attraverso lo studio di strumenti originali e l’incontro con liutai e studiosi specializzati nella musica antica. Dal 1981 ha iniziato a ricostruire viole da gamba e violoncelli per quei giovani musicisti che nel’onda del rinnovamento sociale, culturale ed estetico degli anni appena trascorsi avvicinandosi alla ricerca nella pratica musicale antica, inseguivano suoni liberi da quella pesantezza – accumulata nel tempo alla ricerca di volume – verso timbri dimenticati e che sembravano un bisogno dell’ umano contemporaneo.
Finita la scuola con una mezza dozzina di compagni di scuola dà vita al Gruppo Liutai Milanesi specializzati in strumenti per la musica antica, hanno un negozio-laboratorio in via Pastrengo, dove lavorano e condividono macchine, acquisti, abbonamenti a riviste, disegni, ecc.
Nel 1987 ha passato un periodo di aprendistato dal liutaio Herbert Rahs di Vienna.
Dal 1988 con i colleghi Stefano Solari, Olivier Fadini e Kevin O’Neill lavora in un grande Atelier nella Casa degli Artisti di Corso Garibaldi a Milano, dove in continuità con la lunga storia di questa casa collaborano per quasi 20 anni con artisti, fotografi, scenografi. Un periodo molto ricco di intrecci tra musica, letteratura, arte e artigianato.
Nel 1990 alla ricerca dei limiti dell’udito, condividendo una passione con il contrabbassista Nicola Moneta nasce il progetto “Octobasse”, prima ricostruzione moderna dello strumento di J.B. Vuillaume, portato a termine dopo un approfondito studio, rilievo dell’originale e lungo lavoro nel 1994.
Hilary Binder, attiva come musicista, artista performativa, attivista comunitaria, organizzatrice di eventi artistici, cuoca, traduttrice, viaggiatrice e web designer da oltre 35 anni. Da sempre devota alla vita sostenibile, all’uguaglianza e alla giustizia per tutte le persone e a vivere con più creatività e bellezza. Band: Sabot, Riot, Polemica, Kačkala e fondatrice del centro culturale CESTA di Tabor, Repubblica Ceca.