<RESIDENZE INSENSATE / SENSELESS RESIDENCY

Davide Sgambaro > 27 settembre – 4 ottobre 2018
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C’è un odore che ricorda me e le voci mi sembran familiari

Davide Sgambaro

pittogramma-cocktail-nero-sagomato-medio Mercoledì 3 ottobre 2018 h. 19.00 – 22.00
Wednesday 3 October 2018 h. 7.00 – 10.00 PM
Fondazione Arthur Cravan
via Aleardi 11, Milano

Con questo progetto insensato Davide Sgambaro apre le porte della residenza e vi invita ad esporre un frammento di un brano musicale che vi rappresenta, il tutto sotto una calda doccia.  La casa è aperta tutti i giorni dal 27 settembre al 4 ottobre previa prenotazione al +393338404416. 

Vi invitiamo mercoledì 3 ottobre per un aperitivo con una selezione musicale composta dai brani originali scelti dalle persone che hanno contribuito al progetto. Sarà anche possibile accedere alla doccia, in tal caso portate un asciugamano. 

Quando incontro una persona non riesco mai a chiedere informazioni personali, è più forte di me, ho sempre preferito immaginarle, o scoprirle pian piano ascoltando le parole e osservando le abitudini. In questo breve periodo vorrei invitare una decina di persone a fare la doccia nella casa dove sarò ospitato con il solo obbligo di pensare ad un qualsiasi pezzo musicale che rispecchi la vita vissuta finora. Verrà così realizzata una playlist da fruire tutti assieme in un ascolto collettivo. La particolarità di questa playlist è che sarà composta da generi e velocità differenti creando così un clima sonoro totalmente altalenante.

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Davide Sgambaro (Cittadella, 1989) vive e lavora tra Milano e Torino. Laureato in Arti Visive e dello Spettacolo all’Università IUAV di Venezia. Specializzazione all’Ecole Nationale des Beaux Arts di Parigi.

Davide Sgambaro (Cittadella, 1989) lives and works between Milan and Turin. He studied Visual Arts at the IUAV of Venice, later specialising at the Ecole National Supérieure des Beaux-Arts in Paris.

Among his main exhibitions, residencies and awards we mention: Solo show “Una cosa divertente che non farò mai più”, Rita Urso Artopiagalery, Milan (2018) ; “Love me tender”, Stonefly Art Prize, Fabbrica del Vapore, Milan (2018); Combat Prize (first prize for the section sculpture and installation), Giovanni Fattori Museum, Livorno (2017); Francesco Fabbri Prize, (special mention of the jury), Fabbri Foundation, Pieve di Soligo (2016); 100th collective of young artists Fondazione Bevilacqua La Masa, Venice (2016); “Le projet de l’étoile”, The Non-Maison Foundation, Aix-en-Provence, France, (2016); “Ecole des regards” (first Visual Poetry prize), Aix-en-Provence, France (2016); Atelier Bevilacqua La Masa, residence and collective exhibition, Venice (2015-2016); Spinola Banna Foundation for Art, residence by Guido Costa and Gail Cochrane (2015); “A Symphony of Hunger Digesting Fluxus in Four Movements”, A + A Gallery, Venice (2015). https://davidesgambaro.com/

IMG_1579-crop IMG_1580-crop IMG_1587 Davide Sgambaro enjoying the Senseless Residency

RESIDENZE INSENSATE 2017-2019, a cura di Cose Cosmiche. La Fondazione Arthur Cravan indice un programma di residenze e mette a disposizione un luogo dove sia possibile elaborare e dedicarsi a progetti considerati insensati: oltre il buon senso comune, gli standard, le norme e normalizzazioni (consapevoli o inconsapevoli) della produzione artistica e intellettuale del tempo… di questo tempo.
La Fondazione Arthur Cravan, è ispirata al performer dadaista A. Cravan ed ha l’obbiettivo di supportare, produrre e promuovere idee e progetti considerati ‘Irrealizzabili’, ‘non convenzionali’ e ‘Senza Futuro’.

SENSELESS RESIDENCY
2017-2019, curated by Cose Cosmiche. The Arthur Cravan Foundation announces a residency programme and provides a place for developing and working on projects deemed to be “senseless”: beyond the good common sense, standards, norms and normalization (conscious or unconscious) of the artistic and intellectual production of the time… of this time.
The Arthur Cravan Foundation, inspired by the Dadaist performer A. Cravan, is dedicated to supporting, producing, and promoting projects and ideas deemed to be “unrealizable,” “non-conventional” and “No Future”.

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Photo by Helga Franza and Silvia Hell